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Progetto Smart4Teens

Tecnologie digitali e sviluppo del cervello dei preadolescenti:

qualche relazione possibile?

Smart4Teens: uno studio di ricerca sullo sviluppo dell’empatia e dei suoi correlati neurali in un campione di preadolescenti in relazione all’età d’introduzione e alle abitudini di utilizzo delle tecnologie digitali

Negli ultimi anni si è assistito a un calo dell’età in cui i soggetti in età evolutiva accedono ai dispositivi digitali e a un incremento del tempo complessivo di utilizzo, con effetti incerti e vari sullo sviluppo di diverse abilità cognitive e psicosociali. Tuttavia, è un dato di fatto che i dispositivi digitali sono ormai parte integrante della vita di ogni preadolescente.

Come adulti di riferimento, genitori ed educatori spesso si dividono in tecno-entusiasti e tecno-critici. I primi ne sono affascinati, gli altri spaventati, altri ancora si domandano se, quanto e in che termini l’utilizzo precoce e intensivo delle tecnologie digitali sia realmente dannoso per i ragazzi in fase di sviluppo. Di fatto, la maggior parte dei genitori si confronta quotidianamente con la sfida di regolare l’utilizzo che i propri figli fanno dei dispositivi digitali.

Gli sforzi in questo senso sembrano resi ancor più gravosi dal fatto che, a oggi, mancano linee guida basate su evidenze scientifiche aggiornate che illustrino effetti oggettivi dell’utilizzo dei dispositivi sullo sviluppo e sul benessere dei ragazzi. C’è davvero un impatto dell’utilizzo delle tecnologie sullo sviluppo del cervello dei preadolescenti? A partire da quale età o in quali condizioni questo impatto risulta rilevante? È utile limitare il tempo complessivo di utilizzo? Quali sono gli aspetti dello sviluppo che ne risentono maggiormente? Come impatta l’uso delle tecnologie sullo sviluppo delle capacità relazionali?

Rispondere a tali quesiti costituisce attualmente una sfida importante, che richiede un approccio multidisciplinare e integrato di tutta la comunità scientifica. L’apporto che tutti i progetti di ricerca in quest’ambito potranno dare rappresenta un passo importante verso la stesura di linee guida basate su dati scientifici che possano supportare genitori ed educatori nel compiere scelte consapevoli rispetto alla gestione delle tecnologie digitali.

In questo contesto, l’Istituto di Bioimmagini e Sistemi Biologici Complessi (IBSBC) del CNR, con il supporto dell’Università di Milano-Bicocca, ha sviluppato il progetto “Smart4Teens – Sviluppo dell’empatia e dei suoi correlati neurali in un campione di preadolescenti in relazione all’età d’introduzione e alle abitudini di utilizzo delle tecnologie digitali”. Il progetto si focalizza in particolare sullo sviluppo dei circuiti neurali che sottendono le abilità empatiche nei preadolescenti. L’empatia, infatti, è un’abilità di cruciale importanza per il benessere psicosociale e il suo sviluppo è ancora in essere durante l’età evolutiva. Pertanto, è di estrema importanza comprendere se e come l’utilizzo delle tecnologie digitali possa influenzarne lo sviluppo, conoscere eventuali effetti positivi e negativi e capire se questi ultimi siano mediati dal contesto di utilizzo e dal livello di supervisione da parte degli adulti.

Lo studio si articola in due fasi.

Nella prima fase ci si propone di raccogliere dati relativi all’utilizzo attuale e pregresso delle tecnologie digitali da parte dei preadolescenti, attraverso un questionario da compilare online.

Nella seconda fase, invece, verranno raccolti dati comportamentali e segnali di attivazione cerebrale attraverso l’utilizzo della Spettroscopia Funzionale nel vicino infrarosso (fNIRS) in un campione di preadolescenti, al fine di chiarire se l’utilizzo intensivo e precoce delle tecnologie digitali può accompagnarsi a  modificazioni dello sviluppo delle aree cerebrali che sottendono le abilità di empatia cognitiva e affettiva.

Il progetto non mira a definire una causalità diretta tra utilizzo delle tecnologie ed eventuali modificazioni nei pattern di attivazione cerebrale, ma piuttosto a esplorare la convergenza tra misure comportamentali e di attivazione cerebrale dell’empatia in relazione alle abitudini di utilizzo delle tecnologie digitali. Nuove conoscenze in quest’ambito potrebbero tradursi in indicazioni aggiornate per l’utilizzo delle tecnologie digitali che si configurerebbero quali strumenti in grado di direzionare processi decisionali, sia a livello di collettività sia a livello individuale, volti a promuovere lo sviluppo e il benessere di bambini e adolescenti. 

Hai un/una figlio/a tra gli 11 e i 13 anni?

Vuoi conoscere meglio il progetto e capire come puoi aiutarci partecipando con lui/lei ad una ricerca sull’utilizzo delle tecnologie digitali e lo sviluppo della capacità relazionali dei preadolescenti?

Qui puoi trovare le tutte le informazioni e puoi contattare i responsabili scientifici del progetto (Dott.ssa Gallivanone Francesca, Dott.ssa Sassetti Teresa) al seguente indirizzo mail protocollir.ibsbc@cnr.it